Scopri come le tue convinzioni o credenze influenzano la tua realtà
Ti sei mai chiesto perché alcune persone vivono meglio di altre? Leggi l’articolo!

Indagare sulle proprie credenze e convinzioni è fondamentale quando si vuole intraprendere un percorso di sviluppo personale, poiché le credenze, spesso inconsapevoli, fungono da “guide del pensiero” condizionando i ragionamenti, le scelte e i comportamenti.
Il sistema di credenze è unico per ogni persona e prende forma sin dai primi anni dell’infanzia. Alcune credenze ci vengono trasmesse dalla società in cui viviamo, come ad esempio dalla cultura del paese dove nasciamo, dalla religione e dall’educazione; mentre altre ci vengono trasmesse dalla televisione, dai social media e dalle persone con cui condividiamo la nostra vita, come la famiglia, gli insegnanti, i compagni di scuola, gli amici, eccetera.
“Il sistema di credenze rappresenta l’insieme di aspettative, ipotesi o convinzioni, consapevoli o inconsapevoli, che una persona accetta come autentica spiegazione del mondo in cui vive”. Rokeach (1960)
Come le nostre credenze creano la nostra realtà
Nella nostra esistenza umana, il linguaggio ci permette di esprimerci e usare il suo implicito potere, ovvero quello di dare forma alla nostra realtà attraverso la creazione di convinzioni e credenze. Grazie alla parola definiamo chi siamo, narriamo la storia della nostra vita e diamo forma ai significati che compongono la nostra realtà personale, quindi il perimetro all’interno del quale si muove la nostra mente.
La mente crea una rappresentazione, un modello del mondo, organizzando l’informazione (situazioni, eventi, persone) in base a ciò che crediamo vero, buono, sicuro e giusto per noi.
Ad esempio c’è chi crede che bere un bicchiere di vino rosso a cena sia un tocca sana, mentre c’è chi crede che consumare alcolici regolarmente faccia male alla salute; c’è chi crede che il sole faccia bene alle ossa, c’è chi crede invece che fa male e se fossimo in Asia cammineremmo per le strade con un ombrello per proteggerci dal sole, perché la credenza è che la pelle bianca sia più bella di quella abbronzata. Ma chi ha ragione? Quale punto di vista è quello vero o quello giusto? Anche tu avrai la tua opinione su questi esempi, e anche tu sarai condizionato dal tuo vissuto, dal tuo sistema di credenze e valori, ovvero da ciò che più si avvicina al tuo mondo.
Quando comprendiamo che tutto è elaborato in forma di credenze dalla nostra mente, comprendiamo anche che non c’è una credenza più vera di un’altra, ma sicuramente ci sono credenze più potenzianti e altre più limitanti; quindi, ecco spiegato perché ci sono persone che funzionano meglio di altre! Non esiste una realtà più vera di un’altra, si tratta solo della nostra storia, della cultura a cui apparteniamo e dei condizionamenti ricevuti, soprattutto nell’arco dei primi anni di vita.
All’età adulta possiamo scegliere consapevolmente di voler progredire e funzionare meglio nelle nostre categorie di vita (relazioni, salute, lavoro, finanze,…), ma questo cambiamento preclude un lavoro su se stessi per rivedere i significati attribuiti e liberarci dai bagagli inutili del passato.

Perché osservare le proprie credenze è fondamentale?
All’età adulta è fondamentale rallentare e osservare come funzioniamo, se i nostri comportamenti creano benessere e valore nelle nostre relazioni, nella nostra salute, nella nostra coppia, … I comportamenti sono l’espressione delle nostre credenze nella materia, poiché ciò che crediamo modifica come agiamo. Ad esempio, se credo che le carote non mi facciano bene o non mi piacciono, non le mangerò, se credo invece che mi fanno bene, le inserirò nella mia dieta.
Alcune credenze però giocano a nostro sfavore e quindi bisogna essere presenti e imparare a modificarle, poiché ogni nostro pensiero, ogni nostra parola, ogni nostro gesto, deriva dalla nostra struttura profonda delle credenze. Le credenze agiscono come dei programmi, funzionano in modo automatico; quindi, fare un lavoro consapevole sulle credenze ci permette di modificare le emozioni, i comportamenti e quindi i nostri risultati. Se una credenza non è favorevole e ci ostacola nella nostra vita, allora possiamo intervenire per cambiarla.
Non è però sempre facile modificare le nostre convinzioni, poiché sono integrate nella nostra storia personale e si intrecciano tra loro nel nostro vissuto. Significa che, mettendone in questione una, potremmo doverne mettere in discussione altre ad essa intrecciate.

Ma io chi sono veramente?
“Come mi vedo, come mi percepisco e cosa credo di me?”
L’idea che abbiamo di noi stessi è formulata in base alle convinzioni che gli altri hanno di noi.
Sin da piccoli entriamo in un “sistema di addestramento” dettato dall’influenza della cultura, della politica, dell’educazione famigliare, sociale, scolastica e religiosa. In questo “addestramento” rientrano anche le opinioni che il nostro ambiente ha formulato nei nostri confronti, evidenziando le nostre qualità e i nostri difetti, i nostri punti di forza e i nostri limiti, vietandoci dei comportamenti e incoraggiandone degli altri. Sin da bambini ci è stato impedito di esprimerci in un certo modo e siamo stati stimolati ad acquisire forme di ragionamento e comportamenti per rientrare nel sistema di appartenenza di cui facciamo parte.
Nel corso degli anni impariamo a conoscerci attraverso gli occhi degli altri, credendo che le loro opinioni siano vere e oggettive. A forza di sentirci dire che cosa siamo e che cosa non siamo, finiamo col crederlo. Le opinioni degli altri diventano le nostre, e i limiti che gli altri hanno visto di noi diventano i nostri: “sei chiassoso”, “sei manesco”, “sei stupido”, voci ormai interiorizzate che ci fanno ancora sentire profondamente inadeguati.
Ricordiamoci però che come noi siamo stati condizionati, lo sono stati anche gli altri, anche i nostri genitori, si tratta di un fenomeno generazionale che si ripete con naturalezza e nella buona fede dall’inizio dei tempi.
Le credenze manifestano la nostra realtà personale
Le credenze si comportano come potenti magneti e attirano a noi esperienze analoghe per confermare i contenuti della nostra mente. Mente e materia sono indivisibili, questo ci spiega oggi la fisica quantistica. Il nostro cervello userà sempre l’ambiente per validare e confermare a noi stessi che ciò in cui crediamo è vero, ecco perché certe persone anche di fronte all’evidenza negano i fatti, perché è più difficile cambiare una convinzione che confutare un fatto.
Le credenze limitanti creano esperienze indesiderabili che attirano a noi persone che creano caos nella nostra vita, mentre le credenze potenzianti ci permettono di aprirci alle persone e vedere le opportunità per manifestare maggiore valore e successo nelle nostre vite. Quello che crediamo è quello che attiriamo ed è quello che sperimentiamo.
Come possiamo cambiare una credenza?
Siccome non abbiamo scelto consapevolmente la maggior parte delle nostre attuali credenze, ma ci siamo ritrovati all’età adulta con un pacchetto di credenze che ci fanno anche soffrire, allora possiamo decidere di cambiarle in qualsiasi momento. Dopotutto cosa c’è di meglio che fare ordine e pulizia nel nostro vissuto come un armadio pieno di vestiti vecchi? Possiamo decidere di guardarci dentro e vedere che cosa ci sta ancora bene e che cosa non ci sta più bene, possiamo decidere di buttare via del vecchio e accogliere del nuovo, per creare una nuova esperienza di vita, una nuova realtà, molto più utile e benefica per noi.
Forse non ne siamo consapevoli, ma noi proiettiamo nella nostra mente il film della nostra vita, descriviamo e diamo senso a ciò che accade, passiamo il nostro tempo a raccontarci una storia alla quale poi crediamo! Ma la realtà spesso non ha nulla a che vedere con il nostro film. Dobbiamo rallentare, osservare e prendere le redini dei nostri pensieri e cominciare a fare ordine tra ciò che è utile per noi e ciò che ormai, nella nostra vita di oggi, è obsoleto.
Se non impariamo a tenere le redini dei nostri pensieri e ad intervenire per modificare il nostro pensiero, saremo travolti dai nostri programmi fondamentali, le credenze. Queste agiranno in totale autonomia sulla base della programmazione avvenuta nella giovane età. Perciò se nella nostra mente proiettiamo un film che ci fa soffrire è nostro dovere cambiarlo, quindi possiamo modificare le esperienze sgradevoli modificando le nostre credenze profonde. Siamo noi i registi, non la nostra mente.
Scegliere consapevolmente cosa credere è un atto di potere poiché non sono gli eventi esterni che condizionano le nostre emozioni e i nostri comportamenti, ma è la nostra interpretazione che condiziona come ci sentiamo e come agiamo. Quando cambiamo la nostra percezione, agiamo in modo nuovo e di conseguenza attiriamo nuove esperienze.
Se hai trovato utile questo articolo lasciaci un commento!

Autrice del libro Trasformazione Neuro Emozionale, esperta in scienza cibernetica e in tecniche di Educazione Neuro Emozionale.
Formatrice e Coach specializzata nell’educazione al cambiamento e al potenziamento del mindsete della personalità.
Categorie
Ultimi articoli
Articoli in evidenza
Iscriviti alla newsletter
Share
Ti è piaciuto l’articolo?
Contattaci per maggiori informazioni!